Benvenuti nel sito del Comune di Palizzi

 

PalizziE' un bellissimo e caratteristico comune, nell'estremo meridione d'Italia, il cui territorio si dipana sulle pendici meridionali dell'Aspromonte, fino a lambire le acque dello Jonio. Comprende quattro frazioni: Palizzi Superiore (301 ab.); Palizzi Marina (1.906 ab.); Pietrapennata (112 ab.); Spropoli (276 ab.). Altra località abitata è Contrada Gruda (112 ab.) situata sul litorale

News dal Comune

LETTERA APERTA ALLA CITTADINANZA Appello per una cittadinanza attiva
Data pubblicazione : 20-05-2010

LETTERA APERTA ALLA CITTADINANZA Appello per una cittadinanza attiva

 


 

 
 

C O M U N E    D I   P A L I Z Z I

89038 PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA - Tel. (0965) 763079 -Fax 763000

Via Nazionale 89038 Palizzi Marina (R.C.) - P.I. 00728590803 - C.F. 81000970806

http://www.comunedipalizzi.it

Indirizzo E-mail: sindaco@comunedipalizzi.it

 

LETTERA APERTA ALLA CITTADINANZA

Appello per una cittadinanza attiva

 

Cari concittadini,

 

nel confessare pubblicamente ancora una volta l’intima gioia e l’orgoglio della mia affermazione politica in questo nostro amato Paese e ribadita la mia gratitudine agli elettori e a tutte le forze politiche per l’esemplare competizione elettorale, svoltasi in un rinnovato e maturo clima di rispetto e serenità, permettetemi ora di rivolgervi, con l’intelligenza del cuore e la logica della speranza, quest’appello, teso a tentare e sviluppare, insieme, quella che oserei chiamare, con un po’ di sana follia, la “strategia politica di una cittadinanza attiva” ovvero: la costituzione di un patto tra cittadini e istituzione comunale che possa inaugurare uno straordinario ed inedito processo di governo dei problemi della nostra comunità.

Tale scelta, siatene sicuri, non è ispirata a nessun calcolo politico o personale, bensì muove dalla sincera persuasione che siano maturi i tempi per un concreto risveglio civile del nostro essere-insieme, per una vera svolta di politica democratica, che chi ha a cuore il destino del nostro paese non può impunemente permettersi l’occasione di perdere.

Per noi la politica non si cambia con il gioco delle nomine, né con le roboanti ed evanescenti promesse, se poi, invero, non muta in modo permanente e sostanziale, il rapporto tra cittadini e potere nel processo di costruzione di una opinione pubblica forte e autonoma che riscopra nell’amor loci, nella cura dei propri luoghi, nella gelosa difesa dei beni comuni, nell’orgoglio civico e di appartenenza, il punto di partenza di una nuova dimensione etico-politica per il nostro paese.

E’ vero, a tutta prima, sembra un compito arduo, tutt’altro che facile, una scommessa, una profezia positiva, rischiosa, eppure, ne sono fermamente convinto, ad un tempo necessaria, per programmare il futuro della nostra città nel rispetto degli interessi e diritti della collettività e per garantire ai nostri figli uno sviluppo sociale, culturale ed economico umanamente sostenibile.

Il messaggio che vorrei arrivasse ai cuori ed alle intelligenze di noi tutti è la maturazione della presa di coscienza che, nella nuova fase della storia geopolitica ed economica del mondo globalizzato ed interdipendente, il futuro e la salvezza della nostra comunità di destino terrestre si gioca collettivamente a partire già dalla assunzione di responsabilità solidale con cui, insieme, mireremo ad affrontare i problemi comuni di vita della minuscola pellicola di Terra-Patria in cui ci è toccato in sorte di vivere.

Palizzi è il nostro luogo comune, la nostra dimora.. E’ qui, a casa nostra, che ci sono le nostre vite, i nostri figli, i nostri morti, le nostre piante, i nostri animali, il nostro paesaggio, i nostri beni comuni e, in questa condivisione, si decide, certamente in parte ma in proporzione del nostro impegno, la conservazione, lo sviluppo e l’arricchimento della vivibilità delle nostre esistenze o al contrario, la malaugurata agonia e il progressivo depauperamento delle nostre risorse naturali, umane e relazionali.

Assumere collettivamente la responsabilità delle sorti della nostra piccola Terra-Patria, miniaturizzando le forme di interesse collettivo sulla scala attingibile del nostro Comune, significa richiamare noi tutti ad un forte recupero dell’amore verso i nostri luoghi di origine, favorire e proporre un percorso di ricostruzione di una tradizione civica, di un patriottismo comunale, di un’etica pubblica che ha nella diffusione di forme di azione cooperativa la base per la fondazione di una democrazia partecipativa e condivisa tesa a migliorare la qualità di vita nel nostro territorio.

Non si tratta, ovviamente, di perorare una repentina quanto illusoria trasformazione delle coscienze, il mio desiderio è qui quello di contribuire, insieme a voi tutti, a trasmettere la convinzione di come sia in effetti possibile superare quel pessimismo del fare e di cambiare che ci spinge, a volte, verso l’indifferenza civica e il disfattismo che ostacola seriamente ogni proposito di reale cambiamento.

Ecco allora che l’appello ad una “strategia politica di cittadinanza attiva” che mi sento accoratamente di proporre non si nutre di grandi azioni o di eroiche imprese, ma solo di piccoli gesti civici, di silenti persuasioni, di responsabili accortezze, di coinvolgimenti di ragioni, di modeste sincronie di azioni che nell’amplificazione condivisa di tutti mira a produrre quella catena virtuosa di effetti positivi da cui infine scaturirà un reale cambiamento delle condizioni del vivere civile, ovvero la capacità della nostra comunità di saper governare se stessa a partire dalla libertà, nel delicato e prezioso equilibrio tra diritti e doveri, ambizioni private e pubbliche virtù.

E allora il nostro richiamo sta nel tentativo di inaugurare la stagione di una nuova grammatica del vivere civile per il nostro paese che ridia fiducia e responsabile consapevolezza al nostro stare-insieme, e per questo chiediamo una mobilitazione solidale della coscienza civile di tutti i cittadini per riaffermare il diritto di costruire insieme una città vivibile nella custodia e vigilanza dei nostri beni comuni.

 

Affinché le esortazioni e i propositi espressi in questa mia lettera aperta non venga fraintesa come vana retorica e invece si sostanzi nel desiderato appello ad un coinvolgimento corale di tuttii, permettetemi di orientare la vostra disponibilità su alcuni punti, su alcuni “piccoli gesti” che possono rendere credibile un iniziale percorso di cittadinanza attiva:

 

A fronte di risorse economiche sempre più esigue per le detrazioni di contributi erariali ed alla insufficienza di risorse umane per un adeguato assolvimento dei servizi essenziali è opportuno che noi tutti adottassimo solidali comportamenti di civica convivenza almeno nei settori che riguardino:

 

Consumo acqua: in presenza di falde e sorgenti in forte sofferenza, invito i cittadini ad adottare una politica di risparmio, di evitare gli sprechi riducendo il prelievo idrico nei momenti di maggior consumo giornaliero, astenendosi di innaffiare orti e giardini e rimandando operazioni non strettamente necessarie come il lavaggio di auto con l’obiettivo di evitare ammanchi temporanei in alcune parti del territorio. In tal modo l’Amministrazione non si porrà nelle condizioni di dover ricorrere, nel caso in cui la situazione si aggravasse, a ordinanze restrittive e di razionamento o a misure più drastiche e certamente più disagevoli.Un responsabile e misurato consumo avrebbe altresì positivi effetti nella riduzione della tariffazione a carico degli utenti.

 

Raccolta rifiuti: un’ efficiente assolvimento del servizio può essere assicurato, solo da un attento, ordinato deposito degli involucri negli appositi contenitori avendo cura di chiudere ermeticamente i sacchetti, nel rigoroso rispetto dei tempi di consegna al fine di sincronizzare l’accumulo di rifiuti con il servizio di raccolta degli operatori ecologici. Rispetto dell’ambiente, condizioni igieniche di sicurezza, aria respirabile, estetica dei luoghi, naturalezza del paesaggio verrebbero a tutelarsi a vantaggio del bene comune.

 

Pulizia strade e borghi: si invitano i cittadini a valutare la possibilità di aver attenta cura dei luoghi direttamente prossimi alla propria abitazione facendosi compartecipi della obiettiva impossibilità da parte del comune a garantire, sia per la vastità del territorio sia per la scarsità di personale, la loro sistematica pulizia, e pertanto evitare l’inavvertita lancio di carte, oggetti, mozziconi…per le vie anche non frequentate. Sono piccoli e innocenti gesti che insieme contribuiscono a mantenere vivibile e serena la convivenza.

 

Spiagge: in specie nel periodo estivo, mantenere puliti i litorali con l’accortezza, l’assiduità e la consapevolezza che si tratta di un bene comune, avendo cura di porre negli appositi cassonetti i rifiuti, di non indulgere a lasciare scorie di alcun tipo, evitare di usare prodotti detergenti per il corpo di sicuro inquinamento ambientale costituiscono comportamenti civici che, oltreche conservare intatti luoghi della natura inducono risparmi di spesa a beneficio di tutti.

 

Sono questi, cari concittadini, solo dei piccoli ma significativi esempi, e tanti altri se ne potrebbero trarre con il vostro aiuto e collaborazione, di come, nei semplici gesti di cittadinanza attiva e consapevole, nella gelosa difesa dei nostri beni comuni (l’acqua, la terra, il mare, l’aria, la bellezza del nostro paesaggio e dei nostri antichi luoghi) possa scaturire, nella costruzione di una e rinnovata solida tradizione civica, l’autentico risveglio civile e politico della nostra comunità.

 

Perché, insieme, non dovremmo credere alla “ragionevole follia” di tale sogno?

 

E’ questa la speranza che caparbiamente ripongo in questo mio appello.

 

Un caro saluto

 

 

                                                                                                                                                                                                                                                      Il Sindaco

                                                                                                                                                                                                                                                     (Giovanni Nocera)

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